CONCORSO PER LA RIQUALIFICAZIONE URBANISTICA E FUNZIONALE DEL NODO TERMINI E DI PIAZZA DEI CINQUECENTO
La partecipazione al concorso sulla riqualificazione del piazzale dei Cinquecento a Termini è stata una occasione importante per riflettere su di un’area strategica nel centro di Roma che rappresenta anche la penetrazione urbana più profonda del futuro ANELLO VERDE un sistema anulare che metterà a sistema le più importanti stazioni urbane di Roma. Un grande tema infrastrutturale con ripercussioni importanti dal punto di vista sociale e ambientale. Un grande progetto di rigenerazione urbana per donare a Roma un’opportunità di rilancio del centro storico degno di una capitale europea. Un intervento architettonico dal linguaggio contemporaneo che si innesta su una stratificazione storica che rende questa città unica al mondo. La proposta progettuale ha l’ambizione di immaginare la nuova piazza come un HUB INTERMODALE che favorisce un sistema complesso di relazioni tra spazi, funzioni nuove ed esistenti dove i diversi sistemi di mobilità veicolare, sono integrati in un vasto e ordinato ambito di pedonalità e verde pubblico. Un processo di rigenerazione urbana che investe una vasta area nel cuore stesso di Roma.
La realizzazione completa della proposta è proiettata in fasi temporali distinte nel tempo, l’ultima fase di più ampio respiro non prevista dal concorso è un auspicio, necessario al completamento e alla ulteriore valorizzazione di un’area urbana complessa, densa di potenzialità legate alle importanti preesistenze presenti.
- STAZIONE TERMINI – Corpo principale di Stazione; ali Mazzoniane di via Marsala e via Giolitti; Nuova piastra parcheggi;
- SITI STORICI – Terme di Diocleziano; Palazzo Massimo; Mura Serviane; Esedra di Piazza della Repubblica;
La proposta si articola sui seguenti punti:
ASSE LONGITUDINALE Un forte segno che definisce un legame spaziale, geometrico e visivo, indissolubile, fra le principali PREESISTENZE, in particolare le TERME, la NUOVA PIAZZA, le MURA e la STAZIONE. Seppure non previsto dal programma di concorso il suo proseguimento verso sud definisce una nuova piastra, posizionata al di sopra del sedime dei binari, in coerenza con la strada già intrapresa dalla realizzazione della piastra parcheggi esistente. Questa nuova piastra, oltre ad arricchire le funzioni e gli spazi disponibili nel sistema stazione, mette in relazione fisica il Corpo principale di Stazione, le ali Mazzoniane di via Marsala e via Giolitti e la piastra parcheggi.
Questa occasione rappresenta anche la possibilità di introdurre una vasta operazione di URBAN-REFORESTATION, nel cuore stesso di Roma, un design del verde, strumento architettonico potente, ispirato alla tradizione del giardino all’italiana.
L’ASSE LONGITUDINALE rappresenta il volano della trasformazione della piazza, un giardino mutevole che si sviluppa linearmente, partendo dallo schema del tradizionale giardino all’italiana, in prossimità dell’area delle Terme, mutando progressivamente in un giardino contemporaneo, man mano che si avvicina al Corpo principale della Stazione e poi alla piastra parcheggi esistente; parallelo ad esso, prende forma il cuore pulsante ludico ricreativo rivolto ai più giovani e agli anziani uno spazio per far vivere la piazza nell’intero arco della giornata anche rispetto ai cittadini che lo abitano. E’ il luogo più colorato e pulsante dell’intero intervento, un play ground che dona particolare risalto alle attività dei più giovani e prevede la collocazione di attività come lo skate park, basket, fitness, area giochi junior, area giochi senior, area street art, collocata fra il giardino e le mura, arriva a coinvolgere anche alcune strutture del complesso termale, dove trova naturale collocazione uno spazio teatrale all’aperto, con una platea informale ricavata in uno dei campi del giardino (il pubblico è in piedi o siede per terra con cuscini o teli). A rafforzare il disegno dell’asse il viale dei lecci, con nuove alberature, posto fra il giardino e l’area ludico sportiva, divide ma non separa i due ambiti e dona un’ombra densa e riparo nei mesi estivi.
EMERGENZE PUNTUALI
In adiacenza all’ASSE LONGITUDIANLE si collocano le diverse EMERGENZE PUNTUALI del progetto, nate dalla trasformazione, valorizzazione e ricollocazione di funzioni già esistenti e dalla individuazione di nuove funzioni, organizzate in un sistema organico in due diverse fasi chiare e distinte Nella prima fase sono previsti:
- due nuovi accessi alla Metropolitana e al forum di Termini: il primo, ubicato in prossimità delle Mura Serviane viene sostituito da una nuova copertura circolare, la quale copre l’ampio cratere occupato dalle scale mobili e degli ascensori, rimanendo però aperta lateralmente; il secondo, posizionato in modo baricentrico rispetto alla piazza, viene demolito e viene realizzato un nuovo invaso, con andamento inclinato, il quale si configura come una gradonata/cordonata, pensata anche come luogo di sosta, aperta verso il fronte delle Terme.
- Il nuovo corpo servizi: in adiacenza al nuovo invaso di accesso alla Metropolitana, con andamento longitudinale, viene realizzato sotto una copertura vetrata, parzialmente dedicata ad un impianto fotovoltaico; qui trovano posto, in più volumi distinti, il bike hub, le diverse biglietterie (TPL, bus turistici, ecc.), l’info point, gli spazi per la ristorazione, le piccole attività commerciali connesse alla piazza.
- La Fontana del Dinosauro: ubicata fra il nuovo corpo servizi e il Corpo principale di Stazione, prevede la realizzazione di una grande piazza circolare, con giochi d’acqua, attrazione dei mesi estivi e refrigerio alla calura estiva; la pavimentazione replica il disegno di alcune preesistenze archeologiche posizionate più in profondità. Nella seconda fase In una filosofia di rigenerazione urbana di più ampio respiro suggerita dalla ricchezza e dalle potenzialità inespresse dell’area vengono previsti:
- un’area panoramica, estensione in verticale del primo piano commerciale del Corpo principale di Stazione, dove trovano collocazione ulteriori aree di ristorazione e un giardino d’inverno; l’area panoramica si affaccia direttamene sulla nuova piastra, prolungamento dell’ASSE LONGITUDINALE.
- il Collegamento all’ala Mazzoniana di via Giolitti, un percorso anulare sospeso sul sedimeferroviario, di collegamento alla nuova piastra di prolungamento dell’ASSE LONGITUDINALE.
- il Collegamento all’ala Mazzoniana di via Marsala, un percorso anulare sospeso sul sedime ferroviario, di collegamento alla nuova piastra di prolungamento dell’ASSE LONGITUDINALE.
- il Labirinto / Auditorium, un volume circolare, posizionato al centro dell’anello di collegamento con l’ala Mazzoniana di via Marsala; il volume accoglie una sala Auditorium è può contribuire sia al rafforzamento della vocazione congressuale del complesso Termini, sia all’arricchimento di una nuova funzione legata ad eventi di spettacolo; sulla copertura del volume circolare è collocato un labirinto, derivato dalla tradizione dei labirinti vegetali, il quale può diventare ulteriore occasione di interesse turistico.
- la Fontana delle Terme ubicata fra Piazza dei Cinquecento e Piazza della Repubblica prevede la realizzazione di uno specchio d’acqua circolare, poco profondo, posto in corrispondenza dello spigolo virtuale del fabbricato principale delle Terme; l’occasione della riqualificazione di Piazza dei Cinquecento, può diventare occasione di valorizzazione anche del complesso termale; abbiamo ipotizzato l’individuazione della porzione mancante dell’edificio e la sua riproduzione, come allestimento archeologico, permanente ma reversibile, da realizzare sulla suggestione degli allestimenti di Edoardo Tresoldi o come siepe verde. I Giardini delle Terme completano il disegno della Fontana e dell’allestimento archeologico, anche lungo Viale delle Terme di Diocleziano.
- la Fontana di Piazza della Repubblica, esistente, è integrata nella nuova configurazione dei Giardini delle Terme.
SISTEMA DELLA MOBILITA’
PREESISTENZE, ASSE LONGITUDINALE ed EMERGENZE PUNTUALI, sono strettamente interconnesse ad un vasto sistema di pedonalità e verde, il quale si integra con il sistema della viabilità e della sosta. Il nuovo assetto della viabilità e della sosta, si basa su due aspetti fondamentali:
- il ridimensionamento dell’uso dell’auto privata, a favore di una mobilità individuale e collettiva sostenibili.
- l’integrazione con il sistema di pedonalità, in termini di continuità, eliminazione delle barriere architettoniche, sicurezza e materiali. Proprio il sistema di pedonalità è posto al centro dell’azione progettuale. Attenzione particolare è stata posta alla eliminazione di tutti gli elementi di discontinuità altimetrica fra le diverse pavimentazioni, in particolare fra quelle pedonali e quelle veicolari (marciapiedi), ad eccezione di quanto strettamente legato ad obblighi normativi (banchine TPL). Non solo in funzione della eliminazione delle barriere architettoniche ma anche a beneficio di una più ampia percezione di continuità e unitarietà dell’intero ambito, dal Corpo Stazione alle Terme, dal fronte degli edifici di via Marsala e via Giolitti, al fronte delle ali Mazzoniane. A tale riguardo, le necessarie attenzioni alla sicurezza sono state garantite ricorrendo a variazioni materiche e cromatiche della pavimentazione, eventualmente adottando elementi dissuasori puntuali, dove necessario. Ultima considerazione, utile da riportare in questa sede, riguarda la scelta dei materiali delle pavimentazioni. Il principale di questi, il travertino di scarto, è stato scelto bilanciando aspetti legati alla contestualizzazione, al facile reperimento, alla economicità, alla sostenibilità, alla facilità e varietà di utilizzo. Oltre alle possibili variazioni cromatiche permesse dal travertino, si interviene anche con elementi in mattoni di laterizio, posati a coltello e lastre a base cementizia, per le superfici veicolari.
SISTEMA DEL VERDE
Nell’ottica di una filosofia di urban reforestation il disegno del verde e della pedonalità si sposano, trasformandosi nel connettivo che lega le emergenze architettoniche presenti, con il contesto e la nuova idea di piazza. Un polmone verde particolarmente prezioso nel centro della città in grado di attivare quell’azione di contrasto ad una emergenza ambientale conclamata e ai fenomeni di surriscaldamento risultato del fenomeno “isola di calore”. Un filtro verde continuo capace di assorbire CO2, di produrre ossigeno, filtrare le polveri e proteggere dall’inquinamento acustico, migliorando la qualità delle aree urbane. Una operazione necessaria per incrementare un verde esistente, disorganico, sempre più impoverito e incompatibile con una razionale gestione in termini di sicurezza e funzionalità. Un nuovo SISTEMA DEL VERDE, all’interno del nuovo assetto costituito dalle PREESISTENZE STORICHE, la NUOVA PIAZZA e la STAZIONE. Un nuovo paesaggio urbano capace di mitigare le condizioni MICROAMBIENTALI e MICROCLIMATICHE locali. Inoltre, l’utilizzo diffuso dei giardini favorisce il mantenimento della permeabilità del suolo. Si configurano una serie di situazioni diversificate, per le quali vengono delineate le principali scelte in termini di essenze utilizzate:
- il giardino mutevole, descritto in precedenza, prevede l’utilizzo di arbusti e cespugli tipici dell’area mediterranea (laurus nobilis, viburnum tinus, spartium junceum, rosmarinus officinalis);
- il viale dei lecci (quercus ilex), sempre verde;
- l’area tavoli, a servizio delle strutture di ristoro del nuovo corpo servizi, prevede la messa a dimora di un gruppo di alberi a foglia caduca, disposti secondo una maglia regolare (ciliegio ornamentale: prunus serrulata, prunus avium o prunus cerasus);
- il Capolinea Bus TPL prevede la realizzazione di banchine a larghezza costante; lungo le banchine è prevista la messa a dimora di filari di alberi a foglia caduca (prunus pissardii);
- per il Capolinea Bus Turistici di Piazza Indipendenza si adotta una soluzione simile a quella del Capolinea Bus TPL (prunus pissardii);
- per il giardino delle Terme si adottano essenze simili a quelle del giardino mutevole;
- per il labirinto vegetale si utilizza la classica siepe di bosso (buxsus sempervirens);
- all’interno del nuovo SISTEMA DEL VERDE è opportuno comunque conservare e valorizzare alcune alberature esistenti, in particolare in prossimità delle Terme, delle Mura Serviane e di Piazza dell’Indipendenza.
SISTEMA DELL’ACQUA
La forte presenza delle Terme di Diocleziano non poteva che suggerire l’utilizzo dell’elemento ACQUA come ulteriore suggestione progettuale. Non solo un fattore di memoria ma uno strumento con valenza paesaggistica, ludica e di regolazione microclimatica dell’area di intervento. Uno strumento gestito con particolare attenzione alle tematiche della raccolta, filtraggio, stoccaggio e riutilizzo delle acque meteoriche. I principali elementi, già descritti in precedenza, sono: la fontana del Dinosauro; la fontana delle Terme; la fontana di Piazza della Repubblica; le cisterne di raccolta dell’acqua meteorica (posizionate sotto l’area ludico-sportiva e sotto il nuovo corpo servizi).
SOSTENIBILITA’ Infine, a completamento di questa esposizione, occorre ribadire come tutte le scelte progettuali di carattere generale, siano state preventivamente valutate considerando sempre la SOSTENIBILITA’ in termini ambientali, economici e sociali.
Tipologia: Concorso Internazionale per la riqualificazione della piazza dei Cinquecento alla Stazione Termini
Luogo: Roma
Anno: 2021
URBAN-GAP; Valerio Cruciani, Federica Cecchi, Marta Giannini, Maria Laura Di Gennaro
DATA architects; Michele Devito, Silvia Austeri, Marta Bello,